Tera ospite della rubrica “La Puglia che Va” – TGR Rai Puglia
Ulteriore rilievo per il nostro impegno nelle applicazioni di “Energia Digitale” è stato dato dalla Testata Giornalistica Regionale della Rai in Puglia che, arrivando a comunicare anche alla gente comune, ci ha permesso di semplificare i concetti chiave del nostro mercato di riferimento quali la telettura dei contatori fiscali elettrici intelligenti (smart metering) per accrescere la consapevolezza sui propri consumi, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) per massimizzare l’autoconsumo intelligente anche virtuale, i Servizi di Flessibilità di Rete (smart grid, UVAM e similari). È stato possibile spiegare come la peculiarità dei nostri prodotti è data dall’elevato grado di innovazione che, oggigiorno, si traduce in interoperabilità e modularità tipiche delle soluzioni IoT – Edge Computing a cui si aggiunge la totale agnostica nei confronti sia di prodotti hardware che software di terze parti e permette l’abbattimento della barriera vendor-lockin. Ulteriormente, per i più esperti, l’IoT – Edge Computing permette di distribuire l’intelligenza, in passato centralizza, ad ogni singolo nostro prodotto. Per esempio, il Beeta Reader (Dispositivo Utente omologato secondo le disposizioni di ARERA per la lettura dei contatori elettrici fiscali) consente di supportare i più moderni algoritmi di intelligenza artificiale per elaborare e filtrare dati sul campo, inviarli verso piattaforme Cloud di terze parti, generare allarmi e notifiche, ecc. Stay tuned, Tera con i suoi prodotti innovativi è sempre più “one-stop-shop” per i System Integrator, le ESCO e le software House che intendono imporsi sui mercati della Digital Energy e puntare nel breve termine ai più alti obiettivi di efficienza energetica e sviluppo sostenibile: energia pulita ed accessibile, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabile, lotta contro il cambiamento climatico.
Forum Nazionale Smart Installer
Il diffondersi della digitalizzazione in tutti i settori applicativi ci espone tutti ad un bisogno formativo, sia in termini di consapevolezza, intesa come conoscenza di base delle tecnologie e delle loro implicazioni, sia in termini tecnici per gli operatori dei vari settori. Ciò è tanto più vero nel segmento energetico, dove il termine digital energy individua ormai una serie di applicazioni concrete e raccoglie in se una rilevante attenzione (non a caso anche il next Gen EU riserva a digitale ed energia oltre il 50% delle risorse). E’ quindi per Tera srl una esigenza ma anche una opportunità contribuire alla diffusione di competenze digitali ed energetiche: il nostro chairman Antonio Sacchetti, fra i relatori dell’evento “Green Installer la nuova sfida dell’integrazione”, affronterà i temi dello smart metering (inclusa la nuova tecnologia chain2), delle comunità energetiche rinnovabili, servizi di rete (UVAM e non solo), in ottica IoT ed edge computers.
Beeta, la app che fa risparmiare energia è su Striscia la Notizia
In un momento storico in cui le risorse energetiche diventano sempre più preziose ed il caro bollette è un problema che preoccupa la maggior parte degli italiani, il celebre programma “Striscia la Notizia” , andato in onda il 7 ottobre 2022, offre uno spazio di approfondimento dedicato alle app di monitoraggio per il risparmio energetico. L’ esperto digitale Marco Camisani Calzolari consiglia in particolar modo la App Beeta, sviluppata da Tera srl, per monitorare continuamente i consumi elettrici degli elettrodomestici ed ottenere consigli sul loro ottimale utilizzo. La app Beeta Game, già disponibile gratuitamente su tutti gli store digitali, trasforma il risparmio energetico in una sorta di gara, dove il vincitore è l’utente che ha avuto comportamenti più virtuosi.
Interoperabilità nei sistemi IoT per Smart Building e Digital Energy
La maggioranza delle soluzioni Smart Home in Italia riguarda la sicurezza e la gestione energetica. I possibili impieghi sono molti e variegati, ma la maggioranza delle oltre 290 soluzioni per la casa connessa censite in Italia e all’estero (il 31%) è dedicata alla sicurezza (videocamere di sorveglianza, serrature, videocitofoni connessi e sensori di movimento) come riportano i dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Un altro campo applicativo di rilievo è la gestione energetica, come soluzioni per il controllo remoto degli elettrodomestici (10%) e la gestione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento (8%) e il monitoraggio dei consumi dei dispositivi elettrici (10%). Proprio grazie ai nuovi contatori elettrici di seconda generazione (“ con protocollo di comunicazione chiamato “chain2”) gli erogatori di servizi potranno acquisire un ruolo sempre più importante all’interno della Smart Home, ed avranno anche l’arduo compito di gestire i dati sui consumi energetici raccolti all’interno delle abitazioni in tempo reale nel rispetto della normativa. L’ interoperabilità tra piattaforme e dispositivi è quello che farà la differenza in un sistema di Smart Building e Smart Home Digital Energy, e che potrebbe favorire la crescita dell’ IoT. Ma cosa si intende per interoperabilità e che differenza c’è tra i protocolli di comunicazione aperti e quelli chiusi? Sistemi e protocolli di comunicazione chiusi e aperti Per molti anni i sistemi “domotici” sono stati caratterizzati da tecnologie chiuse, legate a protocolli di comunicazione chiusi (definiti anche “proprietari” poiché sviluppati da un determinato produttore) caratterizzate da una certa limitazione di utilizzo: questo approccio consente ai dispositivi di comunicare solo con dispositivi della stessa marca e non di interagire con dispositivi di altri produttori. Questo significa che il cliente è costretto ad acquistare una marca specifica e non ha possibilità di customizzare il proprio sistema “domotico”. La mancanza di comunicazione tra i vari dispositivi e piattaforme è un vero e proprio ostacolo per l’ IoT. Quando dispositivi e sistemi di marchi differenti comunicano con lo stesso standard, ovvero con lo stesso protocollo di comunicazione, è possibile una altissima personalizzazione dell’impianto in cui il progettista può scegliere la componentistica di diversi marchi senza problemi di comunicazione, senza dover rifare parti di impianti o acquistare gateway specifici. Sicuramente i protocolli di comunicazione aperti sono più versatili e rappresentano una scelta più etica. Protocolli di comunicazione Wired e Wireless La modalità ad oggi ancora più utilizzata per trasmettere pacchetti di dati è quella via cavo (wired) in cui la comunicazione avviene tramite un cablaggio. Questo sistema è molto affidabile e stabile, ma più oneroso. Un esempio di questa tecnologia è la rete Ethernet, costruita a partire da una serie di cavi con all’estremità un doppino telefonico all’interno di una rete locale LAN. La modalità senza cablaggio (wireless), tuttavia, vede utilizzi in continua crescita, è sempre più utilizzata e consente un miglior intervento su sistemi precostituiti la cui modifica richiederebbe tempi e costi maggiori (cosiddetto “retrofit”). Alcuni esempi di protocolli di comunicazione wireless più utilizzati sono WiFi (che, pur non essendo certo nato per la Building automation, sta acquisendo progressivamente quote di mercato specifiche), ZIgBee, Z Wave, Bluetooth low energy, ed EnOcean che nascono wireless e non funzionano wired (in ambito Outdoor/WAN, rilevante crescita è prevista per LoraWan e NBIoT). Il ruolo dei gateway nei sistemi IoT I gateway agiscono come dei veri e propri traduttori che non solo devono fornire una traduzione tra i diversi linguaggi (protocolli di comunicazione) delle sotto-reti, ma che devono anche conciliare le differenze tra i paradigmi di comunicazione su cui si basano i due sistemi. L’implementazione di questo tipo di gateway, non può prescindere da una conoscenza approfondita di sistemi da collegare. Da rilevare che, comunque, la quantità di linguaggi utilizzati in un sistema rende quindi più complessa e costosa la creazione di impianti di domotica/Building Automation, soprattutto quando si utilizzano dispositivi plurimarca. Per questo il concetto di interoperabilità è fondamentale nella scelta dei dispositivi, poiché consente al progettista, soprattutto quando è chiamato ad intervenire su impianti già esistenti, di operare più agevolmente sul sistema per migliorarlo. Gestire diversi sistemi e dispositivi al di là delle differenze tecnologiche è la vera sfida: utilizzare un gateway che sia intermediario tra due o più sistemi risulta essere la soluzione più efficace e scalabile. In tal senso, la nuova tendenza, che ottimizza sia l’interoperabilità tipica dei gateway in generale, sia la flessibilità (definibile come la “somma” fra modularità=possibilità di introdurre nuove funzioni su quelle precedenti , e “Scalabilità”= possibilità di aggiungere più punti di misura/attuazione della stessa natura di quelli esistenti), è quella di utilizzare degli “edge computers” come gateways: infatti, in tal caso ai vantaggi dei gateways si aggiunge la possibilità, grazie alla presenza del sistema operativo aperto (tipicamente Linux embedded), di aggiornare da remoto (nuove funzioni, nuovi protocolli) e di consentire a terzi (in ambito professional, tipicamente i system integrators, in ambito “do-it-yourself”, direttamente l’utente stesso) di eseguire la manutenzione evolutiva dei sistemi. Suggeriamo l’articolo seguente per maggiori approfondimenti. https://www.ingenio-web.it/34743-smart-building-protocolli-di-comunicazione-aperti-e-chiusi-e-interoperabilita
L’elettrificazione degli impianti d’edificio aspetti tecnici e problematiche infrastrutturali
Per chi non avesse potuto seguire il roadshow di Smart Building Italia “L’elettrificazione degli impianti d’edificio: aspetti tecnici e problematiche infrastrutturali” ed, in particolare, l’intervento del nostro CEO su “ Gli scenari della Digital Energy”, riportiamo di seguito il link al video https://www.youtube.com/watch?v=j-j9df43oTU&feature=youtu.be (in particolare al minuto 1:11:50 interviene Antonio Sacchetti in qualità di componente del Comitato Esecutivo di Smart Building Alliance Italia). A questo link sono disponibili slide e registrazioni dei 7 appuntamenti.
Comunità Energetiche: decollano le tecnologie Smart Metering e Demand-Response.
Parlando di Comunità Energetiche (REC o Autoconsumo Collettivo), non si può fare a meno di allargare il focus sulla “Digital Energy”: infatti, gli impatti di questo nuovo trend (che non è solo “moda”, ma coinvolge aspetti socio-economici globali) vanno ben oltre l’impianto fotovoltaico, oltre le batterie, oltre lo Smart Building, fondendosi con le reti elettriche stesse (Smart Grid). Mentre le risorse del sistema elettrico esistenti (trasmissione, distribuzione elettrica, punto di consegna – il POD del contatore..) si evolvono, spesso si avvicinano alla fine della loro vita utile ed in tali casi dovranno essere sostituite, in chiave prospettica le configurazioni delle nuove reti elettriche si orientano verso il potenziamento di: In sostanza: le reti elettriche assomigliano sempre più alle reti di TLC A supporto della trasformazione digitale che coinvolgerà le nuove reti elettriche, Tera ha messo a punto degli Smart Device che misurano (“leggono” il contatore fiscale, per dirla meglio) monitorano e gestiscono i flussi bidirezionali di Energia Elettrica, comunicando sia con gli inverters delle batterie (o altri sistemi di accumulo) e del fotovoltaico, sia con piattaforme di erogazione di servizi (come i servizi delle Comunità Energetiche o delle Virtual Power Plant, servizi di rete, servizi di dispacciamento MSD UVAM). Di seguito proviamo a descrivere come queste tecnologie sono utili per le applicazioni finali, casi d’uso che poi impattano sulla vita e sulle abitudini degli utenti, distinguendo le tecnologie già rilasciate da Tera negli ultimi tre anni da quelle di ultimissimo rilascio. “già rilasciate” – Ecosistema “Beeta”: “novità”: il nuovo prodotto (Beeta) Reader , Dispositivo Utente omologato sia per chain1 che per chain2, ha le seguenti peculiarità (del tutto o parzialmente distinte da quelle di altri prodotti) – senza backup, quando interviene un differenziale/magnetotermico il dispositivo utente smette di funzionare proprio quando dovrebbe invece inviare un alert, quantomeno perché il contatore continuerebbe a funzionare rimanendo “non monitorato”!) – con backup a batterie Litio, non si può andare oltre -5°C / +45°C, ma spesso nei luoghi dove si installa il dispositivo utente le temperature sono fuori quel range… Proprio in virtù della estrema flessibilità d’uso ed elevato grado di interoperabilità con dispositivi e SW di terze parti, questo prodotto è di particolare interesse per soluzioni innovative (che necessitano di sperimentazioni e PoC) e, comunque, ogni qual volta è fondamentale l’integrazione di funzionalità, anche nel segmento “ Comunità Energetiche ” “già rilasciato” – “EVBess”: “novità” : il nuovo prodotto (Beeta) MoCo, esteso in termini di funzionalità, si propone per integrazioni di sistema per gli operatori interessati alla tematica del DSM/DR : al momento sono 5 le marche di BESS (inverter batteria di piccola taglia) con il quale il MoCo è predisposto per dialogare consentendo, a fronte di ordini di dispacciamento (che devono essere gestiti da SW di terze parti), di operare concretamente le funzioni di VPP nei Servizi di Bilanciamento; MoCo ha le seguenti peculiarità (parzialmente distinte da quelle di altri prodotti): Anche in questo caso, proprio in virtù della estrema flessibilità d’uso ed elevato grado di interoperabilità con dispositivi e SW di terze parti, questo prodotto è di particolare interesse per soluzioni innovative (che necessitano di sperimentazioni e PoC) e, comunque, ogni qual volta è fondamentale l’integrazione di funzionalità, anche nel segmento “ Comunità Energetiche con logiche attive di energy flow management , ad es. votate alla erogazione di Servizi di Rete/MSD . Trattasi sempre e comunque di soluzioni “IoT edge computing” (per altro Made in Italy, non con Raspberry o simili schede a bordo, ma del tutto originali) della stessa categoria dei prodotti BeetaBox e GIoE , che hanno capacità computazionali ancora maggiori e sono stati usati con circa 80 tipi di dispositivi di diversi protocolli , tutti disponibili a mercato, di terze parti. Su questi importanti temi Tera si avvale di preziose collaborazioni tecnico-scientifiche, come quella con il Politecnico di Bari.
Comunità Energetiche – evoluzione tecnologica e sociale
Dietro le sintetiche dichiarazioni rilasciate dal nostro AU Antonio Sacchetti , riportate nell’articolo su l’Edicola del SUD , si celano enormi implicazioni. Abbiamo imparato che, dal tamburo battente dei media sul PNRR (con i fondi del NGEU – Next generation Europe) , che la transizione digitale (alias digitalizzazione) è la prima “missione”, la transizione ecologica (alias rivoluzione verde) è la seconda e, insieme, assorbono già più della metà dei fondi destinati all’Italia (quindi oltre 100 miliardi di euro, fra prestiti e fondo perduto); peraltro, parte della terza missione (Mobilità Sostenibile) riguarda comunque aspetti “energetici” (come l’ e-mobility, per esempio). Sappiamo anche che questa strutturazione dei fondi riprende sostanzialmente quanto stabilito dalla EU nel “Green Deal Europeo” (EUGreenDeal) e nel Clean Energy Package, a loro volta entrambi collegati all’unisono all’ Agenda 2030 dell’ Accordo Di Parigi ( adoption of United Nations General Assembly resolution A/RES/70/1, “Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development”). Le tante sigle ed i tanti tecnicismi tendono a far apparire questi programmi come fondamentalmente “tecnologici” , ma non è così, o non solo, perché le implicazioni sociali in senso lato sono enormi (e, del resto, tornando ai tecnicismi, la missione 4 del PNRR si chiama proprio “Coesione ed Inclusione”). Bene, il succo della presenza di TERA nella Comunità Energetica Locale di cui all’articolo sulla stampa è proprio questo: le comunità energetiche sono fatte non solo di tecnologia (a Tera basterebbe questo aspetto, visto che produce soluzioni Iot Edge COmputing per applicazioni in VPP – UVAM e Comunità Energetiche, dove Smart Metering, Fotovoltaico e BESS (sistemi di accumulo) all’unisono con lo Smart Building confluiscono nella cosiddetta Digital Energy), ma di cambiamenti comportamentali ed economico-sociali. Per questo motivo sottolineiamo i concetti che riguardano le abitudini di vita delle persone e delle imprese: si tratta di condividere l’energia prodotta in maniera pulita nei piccoli impianti negli edifici, il che richiede, prima che tecnologie, un approccio mentale vocato alla condivisione, alla gestione di beni e valori comuni. Quindi, si inizia con l’informarsi, ci si incontra, si stabiliscono le regole, si costituisce con un minimo formalismo la comunità energetica (eventualmente col supporto di ESCO , Energy Players – operatori “a bolletta”- , Consulenti) e solo in seguito si procede con le tecnologie (coinvolgendo fornitori e progettisti). Ci auguriamo che gli italiani sappiano cogliere queste opportunità di progresso, socio-economiche, prima che tecnologiche! La news completa è sul quotidiano l’ Edicola del Sud, disponibile a questo link: https://www.terasrl.it/wp-content/uploads/2022/03/tera-edicola-sud-comunità-energetiche.pdf
Il Water Pourer vola a Dubai!
Uno studente di Industrial Design al Politecnico di Bari si presenta, su segnalazione di un imprenditore appassionato di Design (ed attivo nel mondo associazionistico.. da una vita..), con una idea interessante, in tema di AgeAssistantLiving, che ha messo a punto durante il laboratorio “Materials for Design” , supportato dai professori Paolo Ferrari e Giovanni Pappalettera. L’idea piace e Tera ha le caratteristiche per supportare la giovane risorsa nella fase di realizzazione, a partire dal prototipo. Di più: c’è la possibilità di presentarsi insieme, accogliendo l’invito della RegionePuglia, per esporre il prototipo funzionante all’ExpoDubai, nell’ambito della mostra “DesignPuglia: Nel Blu Dipinto di Blu”. Parliamo di una storia che è intrisa dei valori su cui Terasrl basa la sua attività: collaborazione, Ricerca e Sviluppo, tecnologie Elettroniche, applicazioni con risvolti anche sociali: Il gioco è fatto, nasce al collaborazione e.. la fiere si fa! Complimenti a Luca Chieco (ed ai proff. Paolo Ferrari e Giovanni Pappalettera ) per la sua brillante idea, insita nel progetto WaterPourer, sviluppato anche con il supporto di Tera e.. soprattutto.. Luca .. #restainpuglia ! 👉🏻 Intervista a TeleBari 👉🏻 Articolo su La Repubblica Bari
Evitare sprechi di acqua ed energia con la Beeta App
In un periodo storico in cui le risorse energetiche diventano sempre più preziose, l’ articolo di Valentina Iorio, pubblicato su Corriere.it qualche giorno fa, invita i lettori ad un uso strategico delle app dedicate al tema di sostenibilità. Per non rischiare più di dimenticare la luce accesa, o l’acqua corrente mentre ci si lava i denti, monitorando continuamente i consumi elettrici, e al contempo trasformare il risparmio energetico in gioco, l’ App Beeta , disponibile sia per Android che iOS, è la soluzione vincente! Visita il sito 👉🏻 https://www.beeta.it/