Smart Building e Smart Asset post Covid19

16 Dicembre 2020

Smart Building and Smart Asset post Covid19

Le conseguenze che il Covid19 sta inevitabilmente producendo all’interno degli spazi in cui viviamo e lavoriamo, che progressivamente sempre più coincidono, hanno evidenziato l’esigenza di una maggiore organizzazione degli spazi, non soltanto in termini di igienizzazione ma, più in generale, in termini di ulteriori servizi che presuppongono non solo la connettività, ma l’interconnessione (servizi che dialoghino tra di loro). Acquista quindi rilievo sempre maggiore il concetto di IoT, che incorpora diversi dispositivi che comunicano tra loro con protocolli differenti e con più applicazioni in una varietà di casi d’uso. Per ottenere un modello che permetta di apportare migliorie coinvolgendo diversi aspetti, come quello operativo, la sicurezza ed esperienza utente, è pertanto utile ricorrere ad un approccio IoT aperto, interoperabile, in grado cioè di comunicare “in lingue diverse” con più apparecchi e software (sia applicativi che Framework, ambienti di sviluppo), per facilitare la vita dell’utente e permettergli di abilitare qualsiasi tipo di applicazione in un’unica soluzione.

Nuove opportunità per il Facility Management

Nel settore della gestione e manutenzione degli impianti, l’approccio open degli edge computer consente di costruire infrastrutture in cui sistemi e dispositivi lavorano in modo collaborativo per offrire e sfruttare informazioni sull’utilizzo degli edifici, come consumo di risorse (acqua, energia, ecc.), controllo ambientale,  qualità dell’aria e misure anti Covid19 , informazioni provenienti da una vasta gamma di dispositivi hardware che possono essere semplicemente implementati in applicazioni edge per il building. Pensiamo ad esempio alla misurazione dei contatori, al monitoraggio continuo di un asset che avvisa in real-time in caso di anomalie, alla manutenzione predittiva e a tutte quelle forme di prevenzione che possono salvare la vita delle persone e rendere l’ambiente in cui si vive o lavora un posto più sicuro e confortevole.

L’innovazione tecnologia nel settore Building a cui stiamo assistendo vede l’interconnessione e la condivisione di enormi quantità di dati derivati dalle tecnologie operative in campo che vengono gestite attraverso piattaforme IT avanzate volte a implementare processi digitali innovativi, ad automatizzare questi processi, a realizzare spazi sicuri e intelligenti gestiti facilmente da remoto. Purtroppo però l’eterogeneità delle risorse che devono essere monitorate, rende difficile l’applicazione di un modello efficiente e valido per tutti.

Edge computers e flessibilità

Il riscaldamento/ raffreddamento, l’illuminazione, la qualità dell’aria, il controllo di accessi sono solo alcuni dei parametri che l’utente deve poter gestire e controllare in real-time (o quasi-real-time) attraverso un sistema integrato di condivisione dati. Una delle principali sfide che i “produttori” di tecnologia stanno affrontando in questo periodo è proprio quella relativa all’interoperabilità dei sistemi: è questa la sfida dell’ IoT. Noi di Tera riteniamo che gli edge computer (a cominciare dai nostri GIoE e Beeta™ Box) sono più adatti a rispondere adeguatamente a questa sfida in quanto hanno livelli elevati di compatibilità, come l’interoperabilità con i seguenti software:

  • FIN FRAMEWORK – di J2Innovations
  • , è una suite software che fornisce funzionalità di monitoraggio, controllo, pianificazione, allarmi, visualizzazione, integrazione e analisi. FIN Framework è già utilizzato da tanti system integrator coinvolti nel controllo BAS, HVAC, illuminazione e schermatura negli edifici.
  • https://www.j2inn.com/fin_5_launch
  • IBM EDGE
  • – particolarmente idonee per applicazioni interoperabili che collegano il field al cloud in diversi settori applicativi dell’IoT 
  • https://www.ibm.com/it-it/cloud/edge-application-manager
  • AWS IoT Greengrass
  • – Porta funzionalità di calcolo, messaggistica, gestione dei dati, sincronizzazione e inferenza anche con algoritmi ML locali ,ai dispositivi edge
  • https://aws.amazon.com/it/greengrass/

Sebbene la pandemia innescata dal Covid19 abbia portato indiscutibilmente a sconvolgimenti socio-economici che sarà difficile dimenticare, d’altra parte ha rappresentato un trigger di innovazione in molteplici ambiti applicativi, in primis nel Building, che con il tempo porterà notevoli benefici nella nostra vita quotidiana.

Scopri gli edge computers Tera: https://www.terasrl.it/edge-computers/

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27FEB2025

Clean Industrial Deal: “buy European”, "Banca per la Decarbonizzazione" e "Nuove Garanzie Finanziarie"

Fatte salve le premesse enunciate nell'articolo presente sul , ovvero la necessità di un piano che supporti le aziende energivore da una parte, e lo sviluppo di tecnologie pulite, con focus anche sull'Economia Circolare, dall'altra, le reali novità di questo nuovo piano (che, in qualche modo, traccia un primo superamento dei limiti dell' "EU Green Deal" ) consistono in questi tre punti: 1) semplificare le norme sugli Aiuti di Stato , rendendo più facile per i singoli stati EU concedere soldi pubblici alle aziende attive nell’energia rinnovabile e nel clean tech, consentendo "criteri di preferenza europea nelle norme sugli appalti pubblici per settori strategici“ (clausola “buy European” ), introduzione di requisiti e criteri qualitativi che diano un vantaggio concreto, per i produttori di prodotti rilevanti per la transizione energetica , se dimostrano di aver investito per decarbonizzare. 2) Istituzione della Banca per la decarbonizzazione industriale , con dotazione 100 miliardi di euro per finanziamenti rivolti alla decarbonizzazione dei principali processi industriali in vari settori (basati in parte su re-indirizzamento di risorse già presenti nell'Innovation Fund e in parte su entrate aggiuntive dall’Emission Trading System e dalla rimodulazione del piano InvestEU) 3) Modifiche alle regole del fondo InvestEU per aumentarne la capacità di assumersi rischi, determinando un aumento di 50 miliardi di euro di finanziamenti fra pubblici e privati su Clean Tech, Clean Mobility e Riduzione dei Rifiuti Significativo anche citare l'adozione, avvenuta sempre in data 26 febbraio, dell’ Action Plan for Affordable Energy , che promuove contratti di acquisto a lungo termine anche transnazionali con la controgaranzia della BEI ed include la esplicita raccomandazione ai paesi membri per una immediata riduzione delle tasse sull'energia elettrica in attesa della conclusione dei negoziati sulla Energy Taxation Directive , nonchè sulla la riduzione dei tempi di autorizzazione per progetti di produzione energetica da rinnovabili e accumulo di energia. Queste e successive azioni, di fatto necessarie nel nuovo scenario geo-politico e macro-economico mondiale, sono strettamente collegate alle raccomandazioni contenute nel "Piano Draghi" . Lo spirito complessivo che anima questo primo step del nuovo corso delle politiche UE è quello di non puntare alla #decarbonizzazione, "subito ed a tutti i costi" , ma solo se compatibile con la competitività dell’economia europea: in tal senso, sono stati preannunciati un Action Plan per l'Industria Automobilistica (a marzo) ed un Action Plan per acciaio e Metalli in primavera (in seguito anche per l'Industria Chimica e per l'Industria Clean Tech). La strada è quella giusta? Sufficiente? Sul fronte competitività vorremmo più spinta alle tecnologie della #DIgitalEnergy, in quanto sono #disruptive e possono agire sui modelli di business creando un mercato e sistema energetico europeo difficilmente aggredibile dai competitor extra-europei (se coordinato con azioni per creare una autonomia tecnologia su #AI e #CloudCOmputing )

6DIC2024

Il Booklet Digital Energy di Tera: prezioso aggiornamento

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L'emergente filone della "Digital Energy" sta avendo ed avrà sempre più un impatto dirompente sulla rete elettrica, in termini di evoluzione verso efficienza e, più in generale, sostenibilità, a livello nazionale ed internazionale, insieme con la sempre maggiore diffusione delle sorgenti di energia rinnovabile di piccola taglia (incluso storage/BESS a batterie ed altre tecnologie) e con la progressiva elettrificazione dei consumi. A supporto della platea di soggetti (partner, clienti, fornitori) che seguono la nostra azienda, nonchè di tutti i cittadini, Tera è felice di annunciare il rilascio della versione aggiornata del suo Booklet Digital Energy, che tanto successo aveva già riscosso nel 2021 quando, pensando alle applicazioni più che alle tecnologie in se, allo smart metering si unì per la prima volta la prospettiva delle Comunità Energetiche e delle UVAM. La recente evoluzione legislativo-normativa ha introdotto alcune novità, rafforzando il concetto di CER verso quello di CACER, ha modificato gli incentivi ed offerto un quadro regolatorio che, per quanto sicuramente migliorabile, è quantomeno oggi chiaro. Da non trascurare anche l'evoluzione dei "Servizi di Flessibilità Locale" che si aggiungono alle UVAM nel determinare possibilità di mercato per le Virtual Power Plant. Vi auguriamo una preziosa e proficua lettura.

2SET2024

TERA a supporto delle imprese italiane nella doppia transizione energetica e digitale - Piano Transizione 5.0

Il percorso che definisce, in seno alla UE, dal punto di vista normativo-legislativo, la Transizione Energetica e la Transizione Digitale è ampiamente documentato, a partire dall’ Accodo di Parigi (a conferma che trattasi di temi indispensabili nell’ambito del più ampio obiettivo della Sostenibilità ) fino alla ridefinizione dell ’European Green Deal e, più in generale, all' RRP (Recovery and Resilience Plan, in italia PNRR) successiva alle crisi Covid e Russia-Ucraina. Dal punto di vista tecnologico, in termini di politiche di supporto alle imprese nel territorio italiano, l’ultimo tassello è costituito dal Piano Transizione 5.0 , varato dal governo nel primo trimestre del 2024 e divenuto temporalmente e tecnicamente operativo con la recente circolare del MIMIT. Il Piano Transizione 5.0 si integra con il Piano Transizione 4.0 all'interno di una strategia più ampia per sostenere la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, con una dotazione complessiva di 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Il piano 5.0, con 6,3 miliardi di euro dedicati, mira a facilitare la trasformazione dei processi produttivi per affrontare le sfide delle transizioni digitale ed energetica, in linea con il piano REPowerEU . Pertanto, il Piano Transizione 5.0 di fatto di fatto costituisce, indirettamente, un riferimento in termini di roadmap tecnologica (consentendo il collegamento fra concetti tecnici e spunti rudimentali di strategia industriale) e, direttamente, il più aggiornato riferimento in termini di incentivi al settore industriale: è qui che si posiziona, da un lato, l’interesse delle imprese beneficiare (gli stakeholder del sistema Tera) e, dall’altro, la capacità e la disponibilità di Tera nel supportarle verso l’obiettivo comune: la crescita della competitività. Cos’è Piano Transizione 5.0 L’articolo 38 del , convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, ha istituito il nuovo Piano Transizione 5.0, introducendo un credito d’imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, destinati ad aziende ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva. Questo piano rappresenta un importante strumento di supporto per le imprese italiane, incentivando l'adozione di tecnologie avanzate e la riduzione dei consumi energetici. Come funziona La misura consiste in un agevolazione sotto forma di credito d’imposta introdotta per le imprese che investono in progetti innovativi nel periodo 2024-2025, condizionato a una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o del 5% per i processi specifici. Il credito d'imposta si applica a investimenti in beni materiali e immateriali che supportano la transizione tecnologica e digitale delle imprese, in linea con il modello "Industria 4.0" (Allegati A e B alla Legge 232/2016). Sono inclusi software e piattaforme per l'intelligenza avanzata degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell'energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo ( Energy Dashboarding ), oltre a sistemi per l'autoproduzione di energia rinnovabile, con eccezione delle biomasse. Procedura di accesso Le imprese devono presentare comunicazioni preventive e di conferma tramite la Piattaforma Informatica del GSE, utilizzando SPID. I termini per la presentazione delle comunicazioni di completamento dei progetti saranno stabiliti successivamente. La procedura per l’accesso all’agevolazione è subordinata alla presentazione di una certificazione «Ex ante» , attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati, ed una «Ex post» , comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alla certificazione ex ante. Ruolo di Tera L’offerta di Tera risulta di fatto fra le più flessibili nel panorama italiano, consentendo di coprire le più ampie casisitiche, da sistemi chiavi in mano con servizi erogati su Cloud, fino alla semplice fornitura di IoT Edge Computers (le centraline di campo, fulcro elettronico sei sistemi di Energy Dashboarding) che si integrano agevolmente nei SW già in dotazione alle aziende (protocolli di comunicazione standard, sistemi operativi open, integrazione della lettura dei contatori elettrici fiscali, dispnibilità di API). Contattateci per approfondimenti inviando una mail a info@terasrl.it #SmartBuilding #IoT #Innovazione #EnergiaSostenibile #Tera #DigitalEnergy #EnergyEfficiency #EdgeComputers #smartmetering #chain2